mercoledì 6 maggio 2009

Chiese

  • Chiesa di Sant'Antonio, costruita con l'annesso convento francescano nella prima metà del XV secolo e trasformata nel 1740, presenta una cupola rivestita di maioliche gialle e azzurre e una porta in bronzo dello scultore Carmine Cianci (1982). Dal 1861 il convento è sede del collegio-ginnasio e la chiesa, con la denominazione di "San Luca in Sant'Antonio" divenne parrocchia nel 1949. L'interno con pianta a croce latina conserva dipinti di di Leonardo Antonio Olivieri (Immacolata ed Estasi di sant'Antonio) e un affresco sulla volta di Severino Ferrari (San Francesco ha la visione del Crocifisso, del 1740). Nella "sacrestia vecchia si conserva il "mausoleo di Barnaba Abenante" del 1522.
  • Chiesa collegiata di San Pietro, di fondazione precedente al XV secolo, conserva dipinti settecenteschi. Altre opere d'arte sono attualmente nel Museo diocesano di arte sacra di Rossano, tra le quali la preziosa doppia "icona della Odigitria", di fattura candiota, del XV secolo, un tempo venerata nell'abbazia bizantina di Santa Maria del Patir, offerta dall'abate Atanasio Calceopulo, e trasferita, con altri importanti cimeli del cenobio, nella chiesa coriglianese dal padre basiliano Valentino Marchese, dopo la soppressione dell'abbazia nel 1809. Costituisce la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, a cui fanno riferimento anche le chiese di Ognissanti, di Santa Chiara e di Sant'Agostino (nel castello) e la cappella Sotto la giurisdizione della parrocchia dei SS. Pietro e Paolo ricadono la chiesa di Ognissanti, quella di Santa Chiara, e quella di Sant'Agostino, ubicata nel Castello, a cui si aggiunge la cappella dell’Addolorata, affidata alla "Congrega di Maria Santissima dei Sette Dolori".
  • Chiesa della Riforma, consacrata nel 1686 a Santa Maria di Costantinopoli, aveva annesso un convento dei padri riformati. L'interno presenta un'unica navata con quattro cappelle a destra. Conserva un Crocifisso seicentesco attribuito a frate Umile Pintorno da Pietralia. Nella sacrestia si conserva il dipinto della Madonna di Costantinopoli di Luigi Medolla.
  • Chiesa di Santa Chiara o "delle Monachelle" edificata tra il 1757 e il 1762 su una piccola chiesa precedente, inglobata come parlatorio nell'attiguo convento delle Clarisse (dal 1919 sede della scuola elementare). L'interno con unica navata conserva una tela di Nicola Domenico Menzele del 1762 (San Michele Arcangelo) e un organo del 1735. Sulla volta della navata un dipinto di Pietro Costantini con Santa Chiara e suore di clausura che difendono il Santissimo (1762).
  • Chiesa matrice di Santa Maria Maggiore, risalente al X secolo, aveva in precedenza il nome di Santa Maria Assunta della Platea. Venne ricostruita nel 1329 dal conte Ruggero Sangineto e restaurata nelle forme attuali nel 1744 a cura dell'arciprete Francesco Maria Malavolti. L'interno ad una sola novata conserva una tela seicentesca attribuita al pittore Cesare Fracanzano (Sant’Agata in carcere), un ciclo pittorico settecentesco del pittore Pietro Costantini da Serra San Bruno e un grande organo del 1757. Il coro in legno intagliato nell'ultimo quarto del Settecento si deve all'ebanista Agostino Fusco di Morano Calabro, mentre nella sacrestia, con arredi lignei intagliati e dorati, è conservato uno dei più ricchi e antichi archivi ecclesiastici della città. Il campanile è stato utilizzato anche come torre civica.
Chiesa di S.Francesco di Paola
  • Chiesa di San Francesco di Paola, costruita nel XVI secolo presso l'omonimo convento. L'interno a navata unica conserva un pregevole coro ligneo del 1776 (di Pasquale Pelusio) e sulla parete di fondo del presbiterio un dipinto di Felice Vitale da Maratea, con il Trionfo del nome di Gesù (forse 1584) e al di sopra di quest'ultimo una Santissima Trinità attribuita a Pietro Negroni. Nei pressi l'ex chiesa di San Giacomo è preceduta da una statua del santo, innalzata nel 1779 per ringraziamento della sua protezione durante il terremoto del 1767.
  • Romitorio di San Francesco, piccola chiesa costruita a ricordo della permanenza di San Francesco di Paola in una capanna durante la sua visita a Corigliano nel 1476-1478. Conserva affreschi seicenteschi.
  • Chiesa di Sant'Anna o di Santa Maria di Loreto, fondata nel 1582 presso l'annesso convento dei Cappuccini. Conserva sull'altar maggiore un polittico di Ippolito Borghese del 1607 (Crocifissione, San Ludovico da Tolosa', e San Bonaventura), a cui si deve anche sulla parete destra la tela con la Madonna in gloria. In questa chiesa è sepolta Giulia Orsini, principessa di Bisignano. Il convento venne soppresso nel 1811 e, dopo la riapertura nel 1822, nuovamente nel 1867; ebbe quindi vari utilizzi fino alla trasformazione in ospedale nel 1929.
  • La parrocchia di San Mauro dipende dalla diocesi di Lungro e vi si celebra con il rito greco per la comunità degli Italo-albanesi.

Altri monumenti

  • Porta di Prando (anche Brandi o Librandi), unico esempio parzialmente integro di porta civica praticata nella cinta fortificata che cingeva il paese. Su di essa fu edificato nel cinquecento il Palazzo Leonardis, poi Morgia e infine posseduto dai Malavolti.
  • Castello di San Mauro,edificato nel 1515 nella pianura in corrispondenza del monastero greco bizantino di San Mauro ad opera dei Sanseverino, ed abbellito per ospitare,nel novembre del 1535, Carlo V reduce dalla campagna di Tunisi.
  • Ponte Canale, edificato nel 1480 per l'acquedotto, costituito da due serie di arcate di mattoni sovrapposte. Secondo la tradizione fu costruito per impulso di san Francesco di Paola.
Parte del ponte Canale

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